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Le Agenzie per il Lavoro al primo posto per la ricerca di occupazione

Cresce il ruolo degli operatori come le Agenzie per il Lavoro, cala il passaparola secondo l’ultimo studio dell’ Employer Brand Research

Chi non mai “usufruito”, almeno una volta nella propria vita lavorativa, del famoso quanto antico passaparola per trovare lavoro?
Le generazioni dei millennial, anche in virtu’ di un contesto socio economico poco mobile e vivace, hanno spesso trovato nel passaparola, magari presso amici e parenti, opportunità da afferrare al volo.
Potremmo pacificamente affermare, che per un lungo momento, il passaparola ha rappresentato la principale modalità per trovare lavoro.   

La generazione zeta, invece, travolta dall’onda di tanti cambiamenti nell’assetto socio-economico globale, sta vivendo scenari profondamente diversi. Tali scenari, frutto delle grandi trasformazioni che negli ultimi anni hanno aggredito il mondo del lavoro, prefigurano contesti più agili e complessi.

Il mondo post covid è qualcosa di profondamente diverso da ciò che conoscevamo. In particolare, un nuovo approccio al lavoro, ha evidenziato aspetti dello stesso che prima ci sembravano superflui. La soddisfazione personale, la motivazione, il clima aziendale, il riconoscersi in certi ideali, un compenso dignitoso, sono solo alcuni degli elementi che possono determinare più o meno benessere sui luoghi di lavoro.

Oggi accade che questo benessere è un aspetto rilevante a cui non si è più disposti a rinunciare e ciò ha determinato in tutto il mondo il fenomeno delle grandi dimissioni, ovvero di tantissimi lavoratori che hanno scelto di cambiare lavoro, perché’ poco gratificati dalla propria occupazione.   A tal proposito gli esperti ci dicono che il disallineamento tra domanda, offerta e la voglia cambiare lavoro, stia determinando una crescente professionalizzazione del mercato.

 L’Employer Brand Research di Randstad, ricerca annuale condotta in 31 paesi diversi, ha individuato chiaramente delle nuove tendenze nella ricerca di lavoro. Il particolare si evidenzia come le modalità di ricerca lavoro siano profondamente cambiate, a cominciare proprio dall’utilizzo di particolari canali. Oggi si cerca lavoro tramite le Agenzie per il Lavoro (www.talentiapl.it), che per il primo anno sono ufficialmente le più gettonate, salendo del 26% delle preferenze rispetto al 23% del 2021.

Secondo posto meritato per LinkedIn che nel 2022 si posiziona al 25% rispetto al 20% del 2021.

Seguono i portali del lavoro come Indeed 20%, InfoJobs 18%.

Fanalino di coda, restano i servizi pubblici per le aziende che recuperano poco, passando dal 6% del 2021 al 9% nel 2022.

Il lavoro enfatizza un evidente cambio di paradigma nel mondo del lavoro, a partire dal modo con cui le persone si approcciano alla ricerca dello stesso.

Le modalità emergenti sono funzionali alla domanda crescente di competenze tecniche e digitali. L’approccio al lavoro diviene sempre più complesso, passando da un paradigma lineare, ad una dimensione interdisciplinare, multisettoriale, dinamica. 

Fonte: Il sole 24 ore | altre news

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